La storia della musica occidentale è stata da sempre ricca di esempi di artisti che hanno coniugato la vita ecclesiale con quella della composizione o della riflessione filosofica, speculativa e scientifica sul mondo dei suoni.
Basti citare le figure di Antonio Vivaldi o di Guido d’Arezzo.
Mons.Francesco Spingola appartiene a pieno titolo a questa straordinaria tradizione con la sua poliedrica personalità artistica: egli è infatti compositore di musica vocale, direttore di coro, attento osservatore e critico, nonché studioso, del mondo musicale nel quale si è immerso sin da giovanissimo.
A conferma di tutti questi aspetti dell’attività di Mons.Spingola, attuale direttore dell’Istituto Musicale Diocesano “Girolamo Frescobaldi”di Perugia, è stato realizzato a cura della Dott.sa Cinzia Violetti un volume che raccoglie gli articoli del Maestro pubblicati, a partire dagli anni ‘70, su riviste di carattere musicologico e su giornali a diffusione locale (in particolare il settimanale “La Voce”) intitolato “Studi, riflessioni, cronache musicali negli scritti di Francesco Spingola”.
Sono studi su musicisti umbri (Casimiri, Berardi, Squartini, Sulpizi, Tocchi, Ercolani, Sabatini) e non (Ascioti , Carissimi, Cieri, Palestrina, Beethoven); sono riflessioni sullo stato della presenza dell’arte dei suoni nella liturgia (pre e post conciliare); sono critiche musicali di eventi concertistici che si sono distinti per la loro originalità (Bucchi); sono appassionate perorazioni a favore del riconoscimento del valore educativo della musica nella scuola dell’obbligo (il Maestro è stato per molti anni insegnante di Educazione Musicale alle scuole medie).
In particolare Mons.Spingola dimostra nei suoi scritti tutta la straordinaria conoscenza del canto gregoriano, repertorio da lui profondamente studiato ed amato sin dagli anni di seminario e che lo ha accompagnato per tanti anni nel suo servizio sacerdotale.
Un amore che ha saputo trasmettere anche al coro di S.Faustino di Perugia da lui fondato e diretto.
In conclusione uno spaccato di tanti lustri di vita musicale della nostra terra umbra, terra d’adozione del Maestro che non ha mai dimenticato le sue origini calabresi, ma che ormai da molti anni è la sua casa, il luogo nel quale ha vissuto la sua missione, ha espresso la sua multiforme ispirazione artistica di altissimo valore, e ci onora, tutti, della sua presenza umana e culturale.
Cinzia Violetti