AUDITORIUM MARIANUM, SABATO 23 GENNAIO – ORE 17,30 Corso Cavour,184 – Perugia
CONCERTO su pianoforte Steinway & Sons (datato N.Y. 3 Ottobre 1899)
Ingesso € 8,00 Ridotto € 5,00
Curriculum Michele Fabrizi
Si diploma brillantemente al Conservatorio di Perugia ove consegue anche la laurea in Discipline Musicali con indirizzo interpretativo, con la votazione di 110 e lode .
Tiene dal 2012 master class di pianoforte per “Corsi Internazionali di Interpretazione Musicale” di Norcia.
Svolge un’intensa attività solistica e di musica da camera, in particolare con il Duo Namaste, eseguendo composizioni contemporanee sia in Italia, che all’estero: Germania USA Collabora come pianista collaboratore al Festival Clarinettistico Italiano presso il Conservatorio di Adria con i M° G.Garbarino, S. Bosi, A. Frajoli, G. Mirabassi, G. Arbonelli, G. Falzarano, D. Dolciotti, D.Titti. Primo esecutore e dedicatario di varie opere dei compositori: N. Nicolosi, F. Festa, G. Bruni, D. Summaria, E. Klein, M. Betta, M. Porro, O. Legname, L. Marcel, D. Ghezzo, F. Rosa, R. Piacentini, C. Sebastiani, C. Rebora, S. Cucci, incidendo per l’etichetta RAI TRADE.
Le sue esecuzioni sono state trasmesse in diretta RAI, RADIO CEMAT.
Esercita attività didattica presso la Scuola Comunale di Musica di Gubbio, Musical Academy Perugia e l’Istituto Musicale Frescobaldi di Perugia.
Curriculum Stefano Cavallerin
Si diploma a pieni voti in pianoforte al conservatorio F. Morlacchi di Perugia sotto la guida di F. Pacioselli, seguendo contemporaneamente il corso di armonia principale con Roman Vlad. Prosegue gli studi in direzione d’orchestra. (K. Oesterreicher) e composizione (P. Kont) presso la Musikhochschule di Vienna diplomandosi in quest’ultima materia. Si è dedicato per un breve periodo al concertismo col pianista R. Ryan. Collaboratore del compositore Egisto Macchi, ha svolto attività come accompagnatore di cantanti (corsi con Alfredo Kraus, Gabriel Bacquier, Antonietta Stella) e correpetitore (tra l’altro per la riapertura del Teatro Sociale di Como e per il Rossini Opera Festival). Ricercatore per il Don Juan Archiv di Vienna, è coadiutore dell’istituto di ricerca Studium Faesulanum, sotto l’egida dello stesso Don Juan Archiv. In occasione della conclusione dell’anno culturale austriaco ha composto l’operina “Eine Oper für Büropa” (Linz, Brucknerhaus 1998).
Sul pianoforte a 4 mani
Nell’immaginario collettivo il pianoforte a quattro mani richiama ad un complesso cameristico di poca rilevanza, piuttosto femminile, quasi a riecheggiare semplice musica borghese, da salotto, contesto così spesso rappresentato in quadri dell’800, dove al pianoforte siedono verginee fanciulle che suonano insieme.
Niente di più sbagliato.
Se è vero che, da una parte, nel tardo settecento e poi nel corso del XIX secolo la funzione del pianoforte a quattro mani fu quella, oltre che didattica, di far conoscere musica cameristica, sinfonica e addirittura teatrale attraverso le numerose trascrizioni che venivano appunto fatte per questo duo pianistico, affinché – come si è detto – la fruizione in ambienti privati di ogni tipo di musica fosse assai più vasta mancando in quei tempi strumenti radiofonici di riproduzione, dall’altra parte la formazione cameristica del pianoforte a quattro mani ha sempre goduto di musica composta espressamente per questa formazione da eseguirsi in sale da concerto.
Qui basterebbe solo riportare le composizioni per pianoforte a quattro mani scritte da Mozart (6 sonate, un andante con variazioni, una fuga e due brani scritti originariamente per un organo meccanico). Le prime sonate, per es., furono scritte in età giovanile ed eseguite da Mozart stesso con la sorella, in ambito familiare, ma già la sonata in fa magg. KV 497 e quella in do magg. KV 521, come pure i due brani per organo meccanico KV 594 KV 608 (questa è tra le ultime composizioni di Mozart) sono brani stilisticamente e tecnicamente molto complessi, che indicano la finalità concertistica.
La letteratura specifica, ossia originale (quindi non solo le trascrizioni) per pianoforte a quattro mani è vastissima, e si può dire che ogni autore in ogni ambito geografico – da Johann Christian Bach a Mozart e Beethoven, da Schubert (sicuramente l’autore che ha scritto più musica di ogni altro per pf. a quattro mani) ai compositori romantici, perfino da compositori di opere (Donizetti ha una estesa produzione di musica per questo complesso cameristico, Bizet, Massenet, ecc.) ai compositori russi e francesi, fino a tutto il secolo scorso (basti pensare a Ligeti) – abbia composto musica specificamente per questo organico strumentale.
In ultimo va detto che tra i vari complessi cameristi (quartetti, trii, duo per strumento solista o cantante e pf., duo per due pianoforti, ecc.) la formazione del duo per pianoforte a quattro mani è tra le più difficili – se non la più difficile – proprio a causa della sua trasparenza sonora, sia dal punto di vista dell’insieme dei due esecutori così come, appunto, per la ricerca dell’equilibrio sonoro tra i due pianisti che dovrebbero risultare, per chi ascolta, come un solo esecutore.
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Il duo pianistico Concentus Duo, di recente formazione (2015), nasce dall’incontro fra i pianisti Stefano Cavallerin e Michele Fabrizi, accumunati dall’intento di approfondire e promuovere il vasto repertorio per pianoforte a 4 mani, con particolare attenzione per la letteratura poco eseguita e poco conosciuta al grande pubblico.
Programma
Friedrich Kuhlau (1786-1832) Sonatina n° 1 op. 66 in fa magg. (All.o non tanto, Andante con moto, Vivace)
Sonatina n° 2 op. 66 in do magg. (All.o con spirito, Andantino, Rondo – All.o molto.)
Sonatina n° 3 op. 66 in sol magg. (Allegro, All.o vivace)
Arnold Schoenberg (1874-1951) Sei pezzi per pianoforte a quattro mani (1896)
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Franz Schubert (1797-1828) Grande marcia funebre per la morte dello zar Alessandro I (1825)
Edvard Grieg (1843-1907) Danze Norvegesi op. 35
1 in re min. (All.o marcato)
2 in la magg. (All.tto tranquillo e grazioso)
3 in sol magg. (All.o moderato alla Marcia)
4 in re magg. (All.o molto)
Esegue Concentus Duo: SETFANO CAVALLERIN – MICHELE FABRIZI
: AUDITORIUM MARIANUM – Corso Cavour 184 Perugia
Sabato 23 gennaio 2016 – Ore 17,30
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Il concerto del 23 gennaio prossimo, nel nostro Auditorium Marianum, è interessantissimo dal puntio di vista:
storico : ha luogo nell’Auditorium Marianum, ex chiesa Santa Maria di Colle dell’architetto Alessio Lorenzini (1700), il medesimo
del Teatro Comunale Morlacchi di Perugia e sul pianoforte targato Steinway N. Y, 3 ottobre 1899;
artistico : vengono eseguite opere di assoluto valore, di Friedrich Kuhlau (1786-1832; Franz Schubert (1797-1828);
Edward Grieg (1843-1907); Arnold Schoenberg (1974-1951);
interpretativo : due pianisti di particolare livello , che hanno rivolto particolare attenzione per la letteratura poco eseguita,
poco conosciuta ed in formazione di DUO, , difficile per la trasparenza sonora e per per la ricerca dell’equilibrio
sonoro tra i due pianisti che dovrebbero risultare,per chi ascolta, come un solo esecutore.
M° Don Francesco Spingola