Sabato 3 Dicembre l’Istituto Musicale Diocesano “Girolamo Frescobaldi” di Perugia ha ospitato presso il suo prestigioso Auditorium Marianum il concerto della LVII Stagione dell’ A.Gi.Mus. intitolato Perugia – New York.

L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Long Island Composer Alliance, che dal 1972 riunisce un centinaio di compositori del panorama creativo dell’area di New York e Long Island, e che ha al suo attivo la presentazione di più di 300 concerti ed almeno 1500 nuove opere musicali.

E’ l’unica organizzazione dedicata alla creazione, presentazione, promozione, registrazione e conservazione della musica contemporanea di autori che gravitano nel mondo culturale della Grande Mela.

Il legame con Perugia si è instaurato grazie a George Cork Maul, che visitando la nostra città ne è rimasto piacevolmente impressionato e si è quindi impegnato per stabilire una relazione  di scambio di esperienze artistiche: un progetto che, a quanto abbiamo avuto il piacere di ascoltare all’Auditorium Marianum, ha dato straordinari frutti.

Il duo Vibraharp (arpa e vibrafono con M.C. Fiorucci e F.D’Antonio) ad esempio, è stato il dedicatario di prime esecuzioni assolute di autori del LICA, composizioni eseguite sabato a Perugia in un organico allargato, inserendo nuove timbriche dell’oboe, pianoforte e violoncello.

Oltre ai due musicisti sopra citati , hanno partecipato l’oboista T. Keevil, il pianista M.Fabrizi , il violoncellista E.Vallini, nonché lo stesso Cork Maul, presente all’evento,che  ha eseguito una propria composizione per pianoforte.

Nel programma presentato, un’opera  di D.Richardson per arpa e pianoforte Three Scenes of Perugia ha suggestivamente pennellato in musica tre luoghi della nostra città : l’Arco Etrusco, il Campanile di S.Pietro e la scalinata di S.Ercolano.

Ma anche le suggestioni di una canzone popolare di una regione a noi vicina con Ecloga Toscana di J.A. Gach (per oboe, vibrafono, arpa e violoncello).

Una citazione particolare per le due composizioni di Cork Maul : Salamander per vibrafono e violoncello e Keno per vibrafono ed arpa che sono state estremamente apprezzate dal pubblico presente.

Il concerto si è chiuso con ben tre brani in forma improvvisativa tra i sei esecutori, applauditissimo dagli ascoltatori.

Cinzia Violetti